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3 domande da porsi prima di tuffarsi nel video marketing

Se ti sei bloccato durante lo scorrimento della tua timeline di Facebook per guardare un video, hai contribuito alle oltre otto miliardi di visualizzazioni che Facebook conta quotidianamente.

Mentre piccole imprese e grandi aziende di tutto il mondo si gettano a bordo del treno dei video senza pensarci troppo, la maggior parte degli imprenditori ancora fatica a dare una forma sensata a questo tipo di comunicazione.

Il video può sembrare intimidatorio e costoso, ma se ti interrogherai sulle seguenti tre domande durante il processo di produzione, riuscirai a creare qualcosa non solo bello, ma che verrà condiviso.

1. Cosa non stanno facendo i miei concorrenti ?

Cerchiamo di non illuderci. Non si può ignorare la concorrenza. Bisogna prestare attenzione ai vostri avversari e notare non quello che stanno facendo, ma quello che non stanno facendo.

Cerca sempre di fare qualcosa che nessun altro ha ancora fatto. Se nessuno dei tuoi concorrenti ha ancora usato lo storytelling o lo humor, anche se sei a capo di un’azienda di software o produci macchine che tagliano il legno dai vita alla tua storia.

2. Ho controllato ego, info e emo?

Anche se si dispone di un super budget per una grossa produzione, il suo valore è legato al solo numero di visualizzazioni. Dal momento che le visualizzazioni sono il frutto delle condivisioni, assicurati di fare un check dei 3 concetti seguenti, che focalizzano le motivazioni di condivisione della gente. Perchè condividiamo?

  • Ego: Condividiamo momenti orgogliosi che ci fanno apparire bene agli occhi dei nostri coetanei. Delta Airlines, per esempio, ha condiviso il suo sostegno per #EqualPayDay, che si celebra tutti i giorni.
  • Info: Condividiamo le storie che informano gli altri perché ci fa sentire bene. Il Memorial Sloan Kettering Cancer Center ha spiegato un argomento difficile – l’immunoterapia – utilizzando un video.
  • Emo: Condividiamo storie con un elevato impatto emozionale che producono una reazione. Pensa allo spot P&G Grazie Mamma per le Olimpiadi.

Se la tua storia contiene uno dei di questi tre elementi di storytelling, sei sulla buona strada. Se ne contiene due su tre, sei lavorando molto bene. Se li prendi tutti 3 il tuo video sarà super condiviso.

Potrebbe essere la differenza tra il diventare virale o passare inosservato.

3. La mia opinione importa?

No, ma i tuoi dati si. I dati sono un potente strumento di riferimento per determinare la propria strategia video.

  • Prima: Se stai ancora valutando se il video è per te, rifletti su questo: i video su Facebook hanno una portata organica maggiore del 135% rispetto alle foto. Utilizza i dati per capire se il video è il mezzo giusto per raggiungere i vostri obiettivi di business e di marketing.
  • Durante: Durante la produzione tieni presente che il 5% degli utenti si fermerà a guardare il video dopo un minuto, e il 60% entro due minuti. Mentre l’85% dei contenuti video di Facebook è guardato senza audio. Utilizzare i dati in questa fase per assicurarsi che si stanno incorporando gli ingredienti giusti per il tuo pubblico nel video.
  • Dopo: concentrati sui dati per modellare la tua strategia. Se il tuo indicatore di performance sono le visualizzazioni, hai raggiunto gli obiettivi? O hai scoperto che magari i tuoi utenti preferiscono dei video tutorial o how to video? I dati in questa fase ti aiuteranno a ottimizzare le produzioni in futuro.

Volkswagen ha riconosciuto questa finestra di opportunità con il suo pubblico, che è raddoppiato nella prima metà dell’anno. La casa automobilistica ha aumentato il suo volume di contenuti di YouTube dell’ 82%, che ha portato ad un aumento del 182% nelle visualizzazioni giornaliere.

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